Home Imprese&Lavoro ❤️✖️? colpisce ancora: Jibaro e Mason

❤️✖️? colpisce ancora: Jibaro e Mason

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Love, Death & Robots non cessa di stupire, e conferma la sua “non-formula” vincente.

 “Jibaro?” diranno i 24 indignati lettori, “un episodio della terza stagione di una delle tante serie televisive può distogliere l’attenzione di Cassandra da questioni importantissime, come la situazione geopolitica od e-privacy XXX??”

Si, può succedere, anzi è appena successo.

La terza stagione di “Love, Death & Robots” conferma che le non-serie, cioè le serie antologiche, come la mai abbastanza lodata “Twilight Zone — Ai confini della Realtà” sono il posto ideale per trovare sia novità assolute che temi evergreen ottimamente eseguiti.

Certo, in questo come in altri casi bisogna venire a patti con le piattaforme di streaming, e tirare fuori qualche soldo. Tanstaafl!

E poi, grazie agli abbonamenti mensili disdicibili senza complicazioni, godersi uno o più spettacoli e poi disdire costa ormai meno di un biglietto del cinema, e poiché ormai, complici covid, saghe di supereroi plasticosi e seguiti dei seguiti, vedere qualcosa di decente in una sala cinematografica è diventato davvero difficile …

Detto questo, e rimandando alla relativa voce ❤️✖️? di Wikipedia chi avesse vissuto su un albero gli ultimi 4 anni per informarsi sull’unica serie antologica che meriti di essere vista, dato il diradamento, trasformatosi ormai in assenza totale della rivale “Black Mirror”, da cosa partiamo?

Cosa raccontare, in una pagina di Cassandra, riguardo ad una serie tv in cui episodi di vario tipo e qualità si alternano, e difetti e note stonate sono comunque presenti?

I flash!

Sono quelli che meritano di essere raccontati, perché anche dopo anni resteranno bene incisi nella memoria.

Come il pugno nello stomaco di “Tempo di leggere”che, pur nella sua semplicità, dal 1962 si è stampato nella mente di una Cassandra di sette anni.

Bene, fra un po’ di anni, sperando di essere ancora in giro, Cassandra si ricorderà certamente di “Jibaro”, l’ultimo episodio della stagione.

Una meraviglia di animazione computerizzata? Si, è fantastica, sembra impossibile che non siano riprese, ma ormai chi si stupisce più?

Un episodio perfetto? Certamente no.

Una narrazione originale? Si e no, non c’è nessuna narrazione e nessun dialogo. Forse è questo il bello.

Un finale imprevisto? No.

Eppure, proprio per la semplicità e per il potere della coreografia di “Jibaro”, Cassandra non se ne dimenticherà facilmente.

Certo, a qualcuno “Jibaro” potrebbe non piacere affatto, è questione di gusti; in fondo si tratta soltanto di una rivisitazione di Ulisse e le Sirene in versione dark/splatter, totalmente priva di quell’umorismo che spesso è così appagante nella “fantascienza”.

A questo lettore scontento, Cassandra consiglia allora “Mason ed i ratti”, un’animazione di sapore Pixariano, un’americanata un po’ scontata, con una buona dose di umorismo e la gioia di un finale-sorpresa alla Fredrick Brown.

Certo, rispetto a Kubrik e Kurosawa sono piccolezze, ma Cassandra si diverte anche così, che ci volete fare?

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