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La ricerca del tempo perduto al cinema

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COPERTINA
Da sinistra in senso orario. Fascia in alto: Toshirō Mifune 
(Tajōmaru), Machiko Kyō (Masako Kanazawa) in Rashōmon di Akira 
Kurosawa; Kim Novak (Madeleine Elster/Judy Barton) in La donna 
che visse due volte (Vertigo) di Alfred Hitchcock; L’orologio 
senza lancette come appare in sogno a Victor Sjöström (Isak Borg) 
in Il posto delle fragole di Ingmar Bergman. Fascia in basso: 
Robert De Niro (David “Noodles” Aaronson) in C’era una volta in 
America di Sergio Leone; Margarita Terechova (la madre e Natal’ja) 
in Lo specchio di Andrej Tarkovskij; Marco Leonardi (Salvatore Di 
Vita adolescente) in Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore.

Oggi torniamo ai film, un territorio che mi è più familiare di altri, avendolo percorso per 10 anni con MYmovies. Un’esperienza bellissima di tecnologia, contenuto e business che se la giocano alla pari.

Il tempo a ogni costo

Un paio di settimane fa mi è capitato di imbattermi in una riproduzione de La persistenza della memoria, un celebrato dipinto surrealista del 1931 di Salvador Dalì. Il quadro si trova al Museum of Modern Art di New York.

A proposito di Surrealismo, quest’anno si celebra il centenario del Manifesto surrealista di Breton pubblicato il 15 ottobre 1924.

L’idea del dipinto si accese nell’immaginario di Dalì meditando su un formaggio fila e fondi nel quale scorse la languidezza del tempo. E così dipinse un orologio che si squaglia sullo sfondo di Port Lligat sulla costa catalana.

Quell’orologio di Dalì mi è guizzato nella retina allo scorrere di una delle prime scene de Il posto delle fragole di Ingmar Berman che ho rivisto di recente. Anche questo film, come molti altri di Bergman, si svolge durante la breve estate svedese.

Verso Lund

Il sogno-incubo del professor Isak Borg sembra girato dal surrealista Buñuel. Lo spaurito Isak vaga in una strada deserta ed ecco sporgere dal muro di un edificio un orologio senza lancette

L’orologio, che non segna alcuna ora, sovrasta un occhiale dalle lenti rotonde alla Groucho Marx. Una pupilla è una clessidra e l’altra ha una lancetta. Isak lo fissa, è forse venuto il suo tempo come nel Settimo sigillo (Prime video)?

E così l’austero e burbero 78enne decide di intraprendere in macchina, con la moglie del figlio che le è ostile, un viaggio programmato verso Lund dove lo attende una onorificenza. Questo viaggio è un viaggio del ricordo.

E in quel viaggiare all’indietro nel passato-presente ritroverà la pace e la compassione che aveva smarrito. Si riconcilierà con il figlio, la cognata e prenderà sonno senza incubi.

Il cinema del ricordo attraversa tutti i generi, tutte le culture cinematografiche e la poetica dei grandi autori come Bergman, Kurosawa, Tarkovskij, Sergio Leone, Hitchcock e via dicendo.

Ho preparato una lista di film del ricordo. È un elenco personale che, in verità, potrebbe essere molto più ampio, ma lo spazio che mi concede Substack è giustamente limitato. La condivido volentieri con voi.

Buona visione.


Legenda

↳ Sceneggiatura originale/Adattamento
↪ Indica un film o una serieTV con tematiche assimilabili a quello trattato nel contenuto che precede
📖 Romanzo o pubblicazione da cui è tratto il film o la serie
☼ Riconoscimenti
↻ Servizio di streaming sul quale trovare il contenuto


Le 5 stelle

RASHŌMON [✩✩✩✩✩]

📖 Ispirato all’omonimo racconto breve di Ryūnosuke Akutagawa
Plex, DVD
☼ Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1951; 2 candidature all’Oscar con 1 premio
Film; 1950; regia di Akira Kurosawa; con Toshirō Mifune (Tajōmaru), Machiko Kyō (Masako Kanazawa), Masayuki Mori (Takehiro Kanazawa) 1h 28m

Pioggia battente, uomini al riparo sotto la porta cadente della città di Kyoto. Ricordano: è successo qualcosa che li spaura. C’è una qualche verità nel ricordo? O c’è elaborazione? Si scopre che ogni ricordo è diverso, è una narrazione. Quante verità allora ci sono? Una, nessuna, quattro? Quella del bandito, della donna, del samurai morto o la versione del taglialegna? Un tema attualissimo quello di Rashōmon trattato con intensità e trasporto da Kurosawa. Leone d’oro a Venezia e Oscar per miglior film straniero. Inarrivabile.

↪ Anche: LA STRATEGIA DEL RAGNO; Film; 1970; regia di Bernardo Bertolucci; con Giulio Brogi (Athos Magnani figlio/Athos Magnani padre); Alida Valli (Draifa); 1h 40m
↻ RayPlay


IL POSTO DELLE FRAGOLE
(Smultronstället) [✩✩✩✩✩]

↳ Soggetto e sceneggiatura di Ingmar Bergman
↻ A noleggio sulle principali piattaforme
☼ Premio della critica alla Mostra di Venezia del 1958; Orso d’oro al Festival di Berlino a Ingmar Bergman; 1 candidatura all’Oscar; 1 candidatura al Golden Globe con premio.
Film; 1957; regia di Ingmar Bergman; con Victor Sjöström (Isak Borg), Bibi Andersson (Sara), Ingrid Thulin (Marianne), Gunnar Björnstrand (Evald), Jullan Kindahl (Agda); 1h 36m

Il tempo è un orologio senza lancette come si vede nella sequenza iniziale che sembra uscita dall’immaginario di Dalì. Passato e presente si fondono e si confondono nella coscienza e nella rimembranza miste a sogno. Il viaggio del 78enne stimato e scontroso professore Isak Borg è un viaggio di rigenerazione interiore, un tornare nel vissuto, nel posto dove l’amata raccoglieva le fragole in un tempo perduto. “Tutto continua e tutto vive e si confonde” ha detto Bergman. Il doppiaggio non è fedele, vederlo con i sottotitoli.

↪ Anche: COM’ERA VERDE LA MIA VALLE; Film; 1941; regia di John Ford; con Walter Pidgeon (Gruffydd), Maureen O’Hara (Angharad Morgan), Donald Crisp (Gwilym Morgan), Roddy McDowall (Huw Morgan); 2h
↻YouTube


LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE
(Vertigo) [✩✩✩✩✩]

📖 tratto dal romanzo omonimo di Thomas Narcejac e Pierre Boileau
↻ A noleggio sulle principali piattaforme
☼ 2 candidature all’Oscar
Film; 1958; regia di Alfred Hitchcock; con James Stewart (John “Scottie” Ferguson), Kim Novak (Madeleine Elster/Judy Barton), Barbara Bel Geddes (Marjorie “Midge” Wood); 2h 8m

Nel nome della protagonista, Madeleine, c’è forse un prestito da Proust? Madeleine è ricordo, è il tempo perduto che torna? Chi sa? Ma da Hitchcock c’è da aspettarsi di tutto. Di sicuro ci sono soltanto le sue comparsate. La memoria può essere anche pazzia, una spirale che risucchia la coscienza e rende prigionieri di una ossessione. È il meccanismo innescato da un’assenza impossibile da razionalizzare, da accettare. Il film più emblematico di Hitchcock che forse il suo tempo non lo capì appieno. Ma il nostro sì.

↪ Anche: 2046; Film; 2004; regia di Wong Kar-wai; con Tony Leung (Chow Mo-Wan), Gong Li (Su Li-Zhen), Takuya Kimura (Tak/Ragazzo di Jing-Wen), Faye Wong (Wang Jing-Wen/Androide); 2h 9m
↻ YouTube

LO SPECCHIO
(Zerkalo) [✩✩✩✩✩]

↳ Soggetto e sceneggiatura di Andrej Tarkovskij
↻ Prime Video
Film; 1975; regia di Andrej Tarkovskij; con Margarita Terechova (la madre e Natal’ja), Filipp Jankovskij (Alekseij a cinque anni), Oleg Jankovskij (il padre); 1h 48m

Il film più autobiografico e bergmaniano di Tarkovskij con il personaggio bellissimo della madre che esce a tutto tondo come centrale. La natura panica della Russia, vista in diversi momenti, avvolge tutta la narrazione come avviene anche negli altri film del regista realizzati in Unione Sovietica. Lo specchio è quel film-poesia al quale aspirava Pasolini. E c’è anche la poesia vera, quella del padre del regista, una figura che però è sfuggente. Ricordi e sogni incisi nella mente di Tarkovskij come pitture rupestri.

↪ Anche: SOLARIS; Film; 1972; regia di Andrei Tarkovskij; con Donatas Banionis (Kris Kelvin), Natal’ja Bondarčuk (Hari), Jüri Järvet (dottor Sgnaus); 2h 46m
↻ Prime Video
↪ Anche: NOSTALGHIA; Film; 1983; regia di Andrei Tarkovskij; con Oleg Jankovskij (Andrei Gorčakov), Domiziana Giordano (Eugenia), Erland Josephson (Domenico), Delia Boccardo (moglie di Domenico), Maria Cumani Quasimodo); 2h
↻ Prime Video


C’ERA UNA VOLTA IN AMERICA
Once upon a time in America [✩✩✩✩✩]

📖 Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Harry Grey
↻ NowTV, Prime Video
☼ 2 candidature all’Oscar
Film; 1984; regia di Sergio Leone; con Robert De Niro (David “Noodles” Aaronson), James Woods (Maximilian “Max” Bercovicz), Elizabeth McGovern (Deborah Gelly), Joe Pesci (Frankie Monaldi); 3h 11m

Tre ore e dieci di grandissimo cinema senza neanche una caduta di stile o di tensione narrativa sostenuto da una colonna sonora che è talmente cogente che è il film a sembrare costruito sulla musica. L’universalismo dei temi trattati da Leone in maniera lirica e anche onirica lo rendono quel capolavoro che ha lasciato un’impronta duratura nella storia del cinema e ha influenzato registi come Malick, Von Trier, Zvyagintsev, Nolan e gli stessi Scorsese e Tarantino. Un film violento e spietato, tenero e commovente. C’è tutto.

↪ Anche: C’ERA UNA VOLTA IL WEST; Film; 1968; regia di Sergio Leone; con Claudia Cardinale (Jill McBain), Charles Bronson (Armonica), Henry Fonda (Frank), Jason Robards (Cheyenne), Gabriele Ferzetti (Morton); 2h 55m
↻ NowTV, Prime Video
↪ Anche: C’ERA UNA VOLTA A HOLLYWOOD; Film; 2019; regia di Quentin Tarantino; con Leonardo DiCaprio (Rick Dalton), Brad Pitt (Cliff Booth), Margot Robbie (Sharon Tate), Emile Hirsch (Jay Sebring); 2h 42m
↻Principali piattaforme a noleggio


NUOVO CINEMA PARADISO [✩✩✩✩✩]

↳ Soggetto e sceneggiatura di Giuseppe Tornatore
↻ RayPlay
☼ Grand Prix Speciale della Giuria del Festival di Cannes a Giuseppe Tornatore; 1 premio Oscar; 1 Golden Globe
Film; 1988; regia di Giuseppe Tornatore; con Philippe Noiret (Alfredo), Salvatore Cascio (Salvatore Di Vita bambino), Marco Leonardi (Salvatore Di Vita adolescente), Jacques Perrin (Salvatore Di Vita adulto); 2h 13m

Forse il film più riuscito e suggestivo sulla malia del cinema e sulla sua attitudine ad imprimere la memoria in modo incancellabile. Tutti i grandi registi da bambini e adolescenti sono stati dei divoratori di film. Quando da adulto il protagonista, ormai regista famoso a Roma, torna al paesello e visita il rudere del “suo” Cinema Paradiso gli succede quello che accade a Marcel quando calpesta l’acciottolato del Palazzo dei Guermantes: torna il tempo perduto, si incontra il passato. La musica di Morricone lo abbraccia e lo conforta.

↪ Anche: LA LEGGENDA DEL PIANISTA SULL’OCEANO; Film; 1998; regia di Giuseppe Tornatore; con Tim Roth (Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento), Pruitt Taylor Vince (Max Tooney), Mélanie Thierry (ragazza veneta); 2h 5m;
↻ InfinityTV, CineAutore


… di altissimo livello

↳ Soggetto di Federico Fellini ed Ennio Flaiano
↻ InfinityTV, CineAutore
☼ 5 candidature all’Oscar con 2 premi
Film; 1963; regia di Federico Fellini; con Marcello Mastroianni (Guido Anselmi), Claudia Cardinale (Claudia), Anouk Aimée (Luisa, moglie di Guido), Sandra Milo (Carla), Rossella Falk (Rossella); 2h 18m;

Immenso capolavoro del cinema italiano che parla del suo farsi, stavolta non in modo struggente e sognante ma come fatica, tormento, crisi, confusione, assillo, lotta. La macchina del cinema stritola e frantuma anche i ricordi che divengono visioni febbrili, persecutorie, quasi incubi. E poi ci sono, per Guido, la moglie, le amanti, gli osceni produttori, gli affari, la crisi creativa e quella esistenziale. Guido si è smarrito in un labirinto emotivo. Nel carosello finale, accompagnato dalla musica di Nino Rota, c’è, forse, la Reconquistadell’innocenza.

↪ Anche: AMARCORD; Film; 1963; regia di Federico Fellini; con Pupella Maggio (Miranda Biondi), Armando Brancia (Aurelio Biondi), Magali Noël (Ninola detta “Gradisca”), Ciccio Ingrassia (Teo); 2h 13m
↻ NowTV


HIROSHIMA, MON AMOUR

📖 Scritto da Marguerite Duras
↻ DVD
☼ 1 candidatura all’Oscar
Film; 1959; regia di Alain Resnais; con Emmanuelle Riva (lei); Eiji Okada (lui); 1h 30m

Hiroshima 14 anni dopo. Restare o andare? Dimenticare o ricordare? Tutto è impossibile e possibile a Hi-ro-shi-ma. “Tu non hai visto niente a Hiroshima”, dice Lui a Lei che ha incontrato in un bar e che è perseguitata dal ricordo. Il loro amore dura solo un giorno, neanche si scambiano i nomi. Duras-Resnais costruiscono una grande pagina di cinema. “Hiroshima, notre amour”, avrebbe detto Godard. Contrappunto fotografico tra gli scatti di Sacha Vierny (Francia) e quelli di Michio Takahashi (Giappone). Strabiliante.

↪ Anche: L’ANNO SCORSO A MARIENBAD; Film; 1942, regia di Alain Resnais; Delphine Seyrig (A., la donna); Giorgio Albertazzi (X., lo straniero); 2h
↻ CineAutore

↪ Anche: CASABLANCA; Film; 1961, regia di Michael Curtiz; Humphrey Bogart (Rick Blaine), Ingrid Bergman (Ilsa Lund), Paul Henreid (Victor Laszlo), Claude Rains (Louis Renault), Conrad Veidt (Heinrich Strasser); 1h 42m
↻ Principali piattaforme, a noleggio


OCI CIORNIE

📖 Ispirato ad alcuni racconti di Anton Čechov.
↻ Prime Video
☼ Premio per la miglior interpretazione maschile a Marcello Mastroianni al Festival di Cannes; 1 candidatura all’Oscar; 1 candidatura al Golden Globe
Film; 1987; regia di Nikita Sergeevič Michalkov; con Marcello Mastroianni (Romano Patroni), Marthe Keller (Tina), Elena Safonova (Anna Sergeyevna), Silvana Mangano (Elisa), Pina Cei (madre di Elisa), Isabella Rossellini (Claudia); 1h 53m

Il cinema russo, se ispirato, è poesia che nasce negli spazi immensi della Russia. Il film coglie questa dimensione nel ricordo di Romano, il protagonista. È il ricordo che diviene amaro e struggente del monologo finale: “Non mi ricordo di niente – dice –. Se morissi e il padre eterno mi dicesse ‘Romano cosa ricordi della tua vita?’ La ninna nanna che mi cantava mia madre da piccolo [singhiozza], il volto di Elisa la prima notte e [pausa emotiva] le nebbie della Russia…”. Non è come “Rosebud”, lo slittino nel ricordo del morente Citizen Kane?

↪ Anche: QUARTO POTERE (Citizen Kane); Film; regia di Orson Welles; con Orson Welles (Charles Foster Kane), Joseph Cotten (Jonathan Leland), Dorothy Comingore (Susan Alexander Kane); 2h;
↻ Apple TV, a noleggio


TRE COLORI – FILM BLU
(Trois couleurs: Bleu)

↳ Sceneggiatura di Krzysztof Kieślowski
↻ A noleggio sulle principali piattaforme
☼ Leone d’oro e premio per la migliore interpretazione femminile a Juliette Binoche alla Mostra del cinema di Venezia del 1993; 3 candidature all’Oscar
Film; 1993; regia di Krzysztof Kieślowski; con Juliette Binoche (Julie Vignon), Benoît Régent (Olivier Benoît), Emmanuelle Riva (madre di Julie), Florence Pernel (Sandrine); 1h 37m

Il ricordo è un momento fondamentale del lavoro del lutto, dice Freud. La connessione emotiva e dolorosa al vissuto, con il quale si vorrebbe recidere ogni legame, è innervata dal ricordo. La cancellazione del passato è il motivo centrale di questo film intenso, duro e ossessivo. La protagonista, Juliette Binoche, è costantemente sulla scena dall’inizio alla fine. Dice pochissime battute mentre la macchina da presa scruta in continuazione ogni anfratto del suo volto per offrirci la proiezione fisica del sentimento che la irretisce.

↪ Anche: SE MI LASCI TI CANCELLO; Film; 1983; regia di Michel Gondry; con Jim Carrey (Joel Barish), Kate Winslet (Clementine Kruczynski), Kirsten Dunst (Mary Svevo), Elijah Wood (Patrick); 1h 48m
↻ Prime Video, NowTV


COPIA CONFORME
(Copie conforme)

↳ Sceneggiatura di Abbas Kiarostami, Caroline Eliacheff, Massoumeh Lahidji
↻ DVD
☼ Premio per la migliore interpretazione femminile a Juliette Binoche alla Mostra del cinema di Cannes del 2010
Film; 2010; regia di Abbas Kiarostami; con Juliette Binoche (Elle), William Shimell (James Miller), Jean-Claude Carrière (uomo nella piazza), Agathe Natanson (donna nella piazza); 1h 46m

“Ti ricordi, guarda, vedi…” dice Elle a James che risponde “Lo sai che non ho alcun ricordo”. Ed Elle “Io invece mi ricordo tutto”. In realtà Elle e James sono copie conformi dei rispettivi partner. I due sono incappati in una siuazione di transfer, che è nata quasi per gioco. Lui ha scritto un libro, Copia conforme, sulle copie nell’arte e lei è una gallerista di Cortona. La storia di svolge nella suggestiva cornice medievale di Lucignano tra atmosfere delicate, dialoghi intensi e suono di campane. Ancora una strepitosa Juliette Binoche premiata a Cannes come migliore attrice. Bene anche il baritono inglese James Miller.

↪ Anche: BIG FISH – LE STORIE DI UNA VITA INCREDIBILE; Film; 2003; regia di Tim Burton; Ewan McGregor (Edward Bloom giovane), Albert Finney (Edward Bloom anziano), Billy Crudup (Will Bloom), Jessica Lange (Sandra Bloom anziana); 2h 5m
↻ DVD


MULHOLLAND DRIVE

↳ Sceneggiatura di David Lynch
↻ Mubi
☼ Premio per la migliore regia a David Lynch alla Mostra del cinema di Cannes del 2002; 1 candidatura all’Oscar; 4 candidature al Golden Globe
Film; 2001; regia di David Lynch; con Naomi Watts (Betty Elms / Diane Selwyn), Laura Harring (Rita / Camilla Rhodes), Justin Theroux (Adam Kesher), Ann Miller (Catherine “Coco” Lenoix); 2h 26m

Benvenuti nel mondo di Lynch dove non si capisce niente del prima, dell’ora e del dopo, di che cosa sia sogno e realtà, identità e doppio, illusione e percezione, passato e presente. È impossibile parlare dei suoi film. Lynch sfida lo spettatore e lo lascia senza parole, in “silencio” come recita l’ultima scena di questa suprema prova della poetica lynchiana. In questo film ci sono due livelli narrativi che si intrecciano e si mescolano. Il primo è rilevato nel secondo in forma di sogno. E si perde il controllo, ma è bello perdersi in tale magma.

↪ Anche: MEMENTO; Film; 2000; regia di Christopher Nolan; con Guy Pearce (Leonard Shelby), Carrie-Anne Moss (Natalie), Joe Pantoliano (Teddy Gammell), Mark Boone Junior (Burt Hadley); 1h 53m
↻ NowTV


ANCORA BUONI FILM

COME ERAVAMO
(The Way We Were)

↳ Sceneggiatura di Arthur Laurents
Prime Video, Apple TV a noleggio
☼ 6 candidature all’Oscar con 2 premi; 2 candidature al Golden Globe con 1 premio
Film; 1973; regia di Sydney Pollack, con Barbra Streisand (Katie Morosky), Robert Redford (Hubbel Gardiner), Bradford Dillman (J.J.), Lois Chiles (Carol Ann); 1h

Pensare al come eravamo, persone in una memoria, è come riflettere su una perdita di realtà, sul cambiamento del proprio modo di essere e di stare nella società. Il film di Pollock è anche un film politico, un film su una generazione, quella del dopoguerra, che ha imboccato, anche idealmente, strade diverse. Si è divisa, ma si è anche ritrovata nel ricordo e nella nostalgia di un tempo di grandi passioni. È pure un film sull’appannarsi delle ideologie e l’affermarsi del senso di realtà. Straordinari e bellissimi Redford e la Streisand.

↪ Anche: C’ERAVAMO TANTO AMATI; Film; 1974; regia di Ettore Scola; con Nino Manfredi (Antonio), Vittorio Gassman (Gianni Perego), Stefania Sandrelli (Luciana Zanon), Stefano Satta Flores (Nicola Palumbo), Giovanna Ralli (Elide Catenacci, moglie di Gianni), Aldo Fabrizi (Romolo Catenacci); 2h
↻YouTube, Daily Motion

↪ Anche: PROFUMO DI DONNA; Film; 1974; regia di Dino Risi; con Vittorio Gassman (Capitano Fausto Consolo), Alessandro Momo (Giovanni Bertazzi), Agostina Belli (Sara), Moira Orfei (Mirka); 1h 40m
↻ RaiPlay

↪ Anche: SCENT OF A WOMAN PROFUMO DI DONNA; Film; 1992; regia di Martin Brest; con A Pacino (Tenente Colonnello Frank Slade, premio Oscar), Chris O’Donnel (Charlie Simms), Philip Seymour Hoffman (George Willis Jr.); 2h
↻ NowTV, Prime Video


QUEL CHE RESTA DEL GIORNO
(The Remains of the Day)

📖 Tratto dal romanzo omonimo di Kazuo Ishiguro
↻ NowTV
☼ 8 candidature all’Oscar; 5 candidature al Golden Globe
Film; 1993; regia di James Ivory; con Anthony Hopkins (James Stevens), Emma Thompson (Sally Kenton), James Fox (Lord Darlington), Christopher Reeve (Jack Lewis), Peter Vaughan (William Steven); 2h 14m

Quando metti insieme due attori della statura di Anthony Hopkins ed Emma Thompson che cosa puoi ottenere? Una performance di grande britishness quale, in effetti, è il film di James Ivory, un cineasta dalla grande raffinatezza narrativa. Tratto che ritroviamo anche nella successiva deliziosa, premiatissima e molto ivoriana serie Downton Abbey (Prime Video). È raro che un film, oltre a mostrare quanto siano preziosi i ricordi, esplori modi nei quali perfino i ricordi dei peggiori fallimenti siano di un valore ancor maggiore.

↪ Anche: DOWNTON ABBEY; SerieTV; 2010-2015; 6 stagioni, 52 episodi; regia di Julian Fellowes; con Hugh Bonneville (Robert Crawley), Elizabeth McGovern (Cora Crawley), Michelle Dockery (Lady Mary Crawley), Laura Carmichael (Lady Edith Crawley), Jessica Brown Findlay (Lady Sybil Crawley), Maggie Smith (Violet Crawley), Jim Carter (Charles “Charlie” Carson); 1h di media
↻ RaiPlay


TITANIC

↳ Sceneggiatura di James Cameron
 ↻ Disney+
☼ 14 candidature all’Oscar con 11 premi; 8 candidature al Golden Globe con 4 premi
Film; 1997; regia di James Cameron; con Kate Winslet (Rose DeWitt Bukater), Leonardo DiCaprio (Jack Dawson), Billy Zane (Caledon “Cal” Hockley); 3h 15m

Poteva mancare dalla nostra lista il film di tutti i record tra i quali 14 candidature all’Oscar con 11 premi? Titanic è un film costruito su un atto di memoria, sul ricordo di Rose DeWitt Bukater, la protagonista sopravvissuta al naufragio e ormai anziana. La scena più rappresentata del film, i due giovani sulla prua della nave, è una citazione testuale della postura vista al Titanic Memorial di Washington, costruito nel 1931 come omaggio alle vittime del naufragio. La canzone My Heart Will Go On fu premiata con ben 4 Gammy Award.

↪ Anche: LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA (The Notebook); Film; 2004; regia di Nick Cassavetes; con Ryan Gosling (Noah Calhoun), Rachel McAdams (Allison “Allie” Hamilton), James Garner (Noah Calhoun, da anziano), Gena Rowlands (Allie Hamilton, da anziana); 2h
↻ Prime Video, Apple TV a noleggio


THE TREE OF LIFE

↳ Sceneggiatura di Terrence Malick
↻ RayPlay
☼ Palma d’oro a Terrence Malick al Festival di Cannes del 2012; 3 candidature all’Oscar
Film; 2011; regia di Terrence Malick; con Brad Pitt (signor O’Brien), Sean Penn (Jack O’Brien), Jessica Chastain (signora O’Brien), Hunter McCracken (Jack O’Brien da giovane), Laramie Eppler (R.L. O’Brien); 3h 8m

Malick, il filosofo con la macchina da presa, ha iniziato a pensare a questo film, Palma d’oro, già negli anni Settanta. Nella sua lunga premessa è nel finale è una meditazione filosofica sull’origine e lo scopo della vita. Attraverso i ricordi, Jack cerca di capire se la vita sia grazia (la tenera madre, figura bellissima) o natura (il severo e frustrato padre) riprendendo così un dilemma caro a Robert Bresson (tutto è grazia?). Il critico Roberto Escobar dice di vedere il film come si ascolta una sinfonia. È un consiglio. Niente domande, guardate e basta.

↪ Anche: THE FOUNTAIN – L’ALBERO DELLA VITA; Film; 2006; regia di Darren Aronofsky; con Hugh Jackman (Tomas Creo), Rachel Weisz (Isabel Creo / regina Isabella), Ellen Burstyn (Lillian Guzetti), Cliff Curtis (capitano Ariel); 1h 36m
↻ Mubi, Plex


I PONTI DI MADISON COUNTY
(The Bridges of Madison County)

📖 Tratto dall’ dall’omonimo romanzo di Robert James Waller
↻ NowTV
☼ 1 candidatura all’Oscar; 2 candidature al Golden Globe
Film; 1995; regia di Clint Eastwood; con Clint Eastwood (Robert Kincaid), Meryl Streep (Francesca Johnson), Annie Corley (C. Johnson), Victor Slezak (M. Johnson); 2h 14m

Due interpretazioni magistrali e una eccellente prova registica contraddistinguono questo film su un amore maturo e improbabile che accade nella Contea di Madison in Iowa, la contea che ha dato i natali a John Wayne. La storia si dipana con flashback narrati dai figli di Francesca (Meryl Streep), che scoprono la relazione segreta della madre dopo la sua morte. Questo approccio narrativo aggiunge un elemento nostalgico, struggente e delicato alla storia di un amore maturo. Fotografia all’altezza degli attori e della regia. Un classico del genere.


L’UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE
(The Man Who Shot Liberty Valance)

📖 Tratto dall’omonimo racconto di Dorothy M. Johnson
↻ YouTube
☼ 1 candidatura all’Oscar
Film; 1962; regia di John Ford; con James Stewart (Ransom Stoddard), John Wayne (Tom Doniphon), Vera Miles (Hallie), Lee Marvin (Liberty Valance), Edmond O’Brien (Dutton Peabody); 2h

Da molti considerato il miglior western di John Ford, anche se non vi si ritrovano del tutto i temi cari al regista di origine irlandese. Attraverso la figura di Ransom (James Stewart) è come se Ford volesse raccontare la leggenda del West americano che lui stesso ha contribuito a creare. E, come recita la battuta finale del film “Se la leggenda diviene la realtà, beh, allora tramanda la leggenda”. E se la memoria collettiva crede che è stato Tom (Wayne) a uccidere Liberty Valance, a nessun interessa più chi l’abbia fatto davvero. Bella lezione di modernità.


LA JETÈÉ

↳ Sceneggiatura di Chris Marker
↻ YouTube
Cortometraggio; 1962; regia di Chris Marker; con Chélène Chatelain (la donna), Davos Hanich (l’uomo), Jacques Ledoux (scienziato capo); 28m

Un cortometraggio di neppure mezz’ora, acclamato, imitato, seminale come pochi film, fa a pezzi il concetto di tempo cronologico, come Einstein ha fatto a pezzi la nozione di tempo fisico. Viaggiare nel tempo è rimbalzare nella memoria come la pallina schizza senza ordine tra i bumpers di un flipper prima di precepitare verso i plunger per essere rilanciata.

Episodi precedenti di film con analogie di tema 
1. Le start-up al cinema
2. Eros e Thanatos nel cinema sull’età di mezzo
3. In missione per conto di Dio
4. La scelta della persona di scienza
5. Mostruoso, morboso e insano
6. Scrittura, letteratura e filosofia
7. Sono un dottore, non sono un mago
8. Controllo dunque sono
9. Mani in alto. Questa è una rapina
10. L’ultima sigaretta
11. Professione reporter

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