Home Recensioni IL FILM DA VEDERE: SONO TORNATO di Luca Miniero.

IL FILM DA VEDERE: SONO TORNATO di Luca Miniero.

1592
0

Questo film racconta con satira ed irriverenza la surreale storia del ritorno ai giorni nostri in Italia di Mussolini e delle sue gesta per riconquistare il pubblico che in verità non sembra averlo mai abbandonato. Il suo fascino consiste nella scorrettezza politica e nel fare come gli pare in perfetto clichè italico, individualista e sfrontato. Rimane sorpreso dall’uso del telefonino e dai tanti spettacoli televisivi dedicati ai cuochi quasi fosse l’aspirazione di tutti gli italiani (anche di recente qualcuno ci ha bollato come un popolo di camerieri) e si interroga su come sfruttare il potere dei mezzi di comunicazione moderni. L’indole grossolana e sprezzante lo porta a sbarazzarsi  facilmente di una signora superstite dell’Olocausto che lo ha riconosciuto e di un cane che lo azzanna alla caviglia e che, con cinismo, egli uccide con un colpo di pistola. 

Ritrova in giro per l’Italia, e con l’aiuto di una rete televisiva e dei suoi principali collaboratori, molti dei quali smaccatamente opportunisti, il successo di un tempo, come se gli italiani non fossero mai veramente cambiati dopo la caduta del fascismo. 

In verità il film ci fa cogliere il personaggio nelle sue capacità di convincente affabulatore, che quindi può attirare consensi e qualche critica di parte, peraltro abbastanza convenzionale. 

Tuttavia, non è questo che colpisce, quanto la necessità storica di un personaggio come lui, perché in fondo gli italiani lo hanno estratto dal loro inconscio collettivo. “Voi avete bisogno di uno che vi dica di pagare le tasse perché da soli non lo fate” dice al pubblico che lo ascolta con paura e stupore. Ecco, la freschezza del film è in questa chiave di lettura: il dittatore non era un marziano venuto da un altro pianeta, ma l’espressione di noi italiani e dei nostri vizi. 

Ragione per la quale non ci preoccupano di meno certe prese di posizione di maniera che siamo portati a rispolverare, evitando di vedere le nostre superficialità. Anche questo atteggiamento non ci aiuta a crescere nella nostra coscienza di cittadini. 

Bravissimi i protagonisti del film Massimo Popolizio e Frank Matano.

VOTO:3,5/5

Previous articleBCC: leggere, scrivere, fare di conto.
Next articleLe crisi bancarie e finanziarie d’una generazione 1/3

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here