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SID, Street Art e tanto altro

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Per il passato musicale la sua sigla artistica SID deriva dalla passione per i Pink Floyd, del cui gruppo Syd Barrett è stato fondatore e leader.

Nelle sue opere è presente sottesa, peraltro, tanta musica, di vario genere e che ciascun osservatore potrà individuare personalizzandola, secondo i propri gusti e preferenze.

Le produzioni di SID si articolano in più ambiti espressivi, comprendendo parallelamente disegno, pittura, scultura; il tutto collegato ad un continuo impegno nella street art, concepita quest’ultima come un’esposizione artistica pubblica, in un ampio museo popolare.

Lo slide show – preparato con l’utilizzo delle opere pubblicate su Facebook – consente di visualizzare l’evoluzione del suo percorso creativo negli ultimi anni e leggere così i tratti peculiari alla sua complessa narrazione.

SID è un autore inquieto e genialoide che denuncia accennando, ma anche scavando nel profondo dell’anima di chi è chiamato a osservare le sue fantasiose creazioni.

Alcuni messaggi sono evidenti, altri costituiscono delle opere aperte – come detto – appena accennate e spesso destinate ad essere colte da chi sta vivendo certi momenti.
Il suo mondo onirico coabita con la vita reale e si mescola per denunciare necessità e debolezze diffuse abbastanza comuni, ma anche per continuare a coltivare sempre la speranza per un futuro migliore.

Le sue uova frequentemente rappresentate coltivano l’illusione che possano così nascere sorprendenti libertà essenziali; dei metaforici uccelli forieri di voglia di vivere, capaci di librarsi come nel racconto dello “Zio Cardellino” regalatoci dal mitico Luciano De Crescenzo ex IBM.

Le sue gabbie, di contro, denunciano l’eccesso ammorbante di regole e di condizionamenti che rendono sempre più difficile l’esistenza a chi non gode di privilegi.
SID rappresenta anche come i mezzi disponibili per poter ogni tanto chiudersi e assentarsi dal mondo sono tanti e percorribili con i rischi connessi.

Le pitture e i disegni al riguardo appaiono alquanto emblematici nel descrivere strumenti utilizzabili: dalla sana musica, all’alcool, alle droghe e a ogni altro possibile allucinogeno (o strumento utile a nutrire illusioni). Stratagemmi artificiali che consentono, seppur per un breve tempo, di staccare la spina, per poi riprendere nella banalità del quotidiano che può anche risultare stretta.

La proposizione sequenziale delle opere attuata nello slide show successivamente indicato non segue una logica cronologica, ma le singole creazioni sono assemblate per fornire elementi sufficienti a poter farsi da sé un’idea e così venire a leggere l’esistenza come ponendosi davanti a uno specchio.

 

Le considerazioni che ciascuno potrà trarne corrisponderanno, quindi, a veri e propri selfie.

In conclusione, non credo che occorre aggiungere altro.

La vita è bella perchè è varia e …ciascuno potrà cantarsela e suonarsela come meglio gli aggrada.

Per chi non conosce le opere di SID e fosse incuriosito un piccolo slide show esemplifica parte della sua produzione. Il link video postato su You Tube è: https://youtu.be/CV0X___9tw8?si=187ZXhIacnZrob4f

Buona luce a tutti!

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