Home Imprese&Lavoro In memoria di un amico, l’avv. Luca Zitiello

In memoria di un amico, l’avv. Luca Zitiello

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E’ andato via così un triste giorno di novembre, uno dei migliori avvocati della sua generazione a soli 61 anni. Noi della redazione non sapevamo che stesse male e continuavamo a seguirlo su LinkedIn e sul Sole24Ore con i suoi commenti lucidi e puntuali alla proliferazione, quasi alluvionale, della regolamentazione bancaria e finanziaria.

L’avevamo conosciuto molti anni addietro quando alcuni di noi promossero il primo istituto di pagamento italiano, CabelIP, oggi confluito in Scalapay. Un’impresa non di poco conto perché si trattava di una novità assoluta per il nostro paese e per la stessa Unione Europea in ossequio alla prima Direttiva sui Servizi di Pagamento. La prima sui servizi di pagamento (Direttiva 2007/64/Ce), che definiva un quadro giuridico comunitario moderno per i servizi di pagamento elettronici. Fu un salto epocale soprattutto per l’asfittica industria dei pagamenti del nostro paese. Luca ne seguì da par suo e con grande competenza e passione l’iter costitutivo, durato quasi due anni contribuendo allo sviluppo di un percorso complicato che si articolava nel diritto bancario, nella trasparenza, nell’antiriciclaggio e infine negli istituti della supervisione della Banca d’Italia. Ci piace ricordarlo con il testo integrale (Scansione 15 nov 2024, 13.26 )del suo intervento all’evento inaugurale di Cabel IP del 2011, che traccia i principi fondanti di questi nuovi intermediari in tema di tutela dell’affidamento dei terzi, che non erano depositanti come nelle banche.

Un intervento breve e incisivo in cui traspare tutta la passione di Luca per le novità giuridiche europee vissute in prima persona assieme allo studio legale allora da poco fondato.

E nell’istituto di pagamento egli intravedeva la figura di un intermediario agile e concentrato sugli strumenti di pagamento a servizio di famiglie e imprese, rompendo per la prima volta il monopolio bancario. Vi furono molte aspettative e noi con lui capimmo che valeva la pena provarci e che un alternativa al tradizionale bancocentrismo pure era possibile.

Chi lo ha conosciuto, per poco o per molto, oggi al dolore della scomparsa associa il ricordo di un uomo gentile e probo e di un serio e capace professionista.

Che questa breve commemorazione possa aggiungere una testimonianza della sua figura a quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.

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