In questa fase di mercati finanziari altalenanti — dopo le tensioni legate all’escalation dei dazi statunitensi — l’incertezza è diventata sempre più una costante. Le turbolenze non sono più eccezioni: sono la nuova normalità.
In uno scenario dominato da notizie contrastanti, reazioni emotive e rimbalzi improvvisi, conoscere gli strumenti finanziari non basta. Serve anche una bussola interiore: saper governare le proprie emozioni.
E se fosse Platone — sì, proprio lui! — ad aiutarci a farlo?
Il mito della biga alata: un’antica metafora per l’investitore moderno
Nel Fedro, Platone descrive l’anima come una biga alata guidata da un auriga e trainata da due cavalli:
- ⚪ Il cavallo bianco, disciplinato e nobile: rappresenta il coraggio e l’autocontrollo.
- ⚫ Il cavallo nero, ribelle e impetuoso: incarna le passioni e le emozioni.
Il cocchiere, incarnazione della ragione, ha il compito di mantenere l’equilibrio tra queste due forze. Non può ignorarle né eliminarle: deve imparare a guidarle.
Questa immagine si applica sorprendentemente bene agli investimenti.
In particolare, ci aiuta a comprendere meglio l’uso consapevole degli ETF (Exchange Traded Fund).
ETF: alleati del cavallo bianco… se usati con equilibrio
Negli investimenti:
- La strategia, la disciplina e l’analisi sono il cavallo bianco.
- La paura e l’euforia — soprattutto nei momenti di maggiore volatilità — sono il cavallo nero.
- L’investitore consapevole è l’auriga: deve tenere salde le redini.
Gli ETF sono strumenti semplici, efficienti e trasparenti. Se usati correttamente, rafforzano la razionalità del cavallo bianco: sono adatti a un orizzonte di lungo termine, perfetti per costruire portafogli diversificati.
Ma, come ogni strumento, possono essere distorti dall’irrazionalità. Se acquistati o venduti sull’onda emotiva del momento — rincorrendo le notizie o i rumori di fondo — diventano amplificatori del cavallo nero.
Molti si avvicinano agli ETF attratti dal basso costo, dalla semplicità e dalla possibilità di investire in modo globale anche con piccoli capitali. Ed è vero: con una corretta pianificazione, possono rappresentare una solida base per un piano d’investimento duraturo.
Ma serve equilibrio. Serve controllo.
La lezione di Buffett… e il suo doppio volto
Warren Buffett ci ricorda:
“Sii timoroso quando gli altri sono avidi, e avido quando gli altri sono timorosi.”
Un invito potente a mantenere lucidità nei momenti di euforia e ad avere coraggio nei momenti di panico.
Ciò non vuol dire ignorare i rischi o reprimere le emozioni, bensì riconoscerli, comprenderli e saperli governare.
Come insegna Platone, il risultato — in filosofia come in finanza — nasce dall’equilibrio tra logica e passione, tra slancio e controllo.
Gli ETF sono strumenti potenti, ma richiedono disciplina.
Nei mercati turbolenti, distinguersi non significa “indovinare il prossimo trend”.
Del resto, in questo campo — come in molti altri — l’unica vera certezza è che nessuno conosce il futuro. Basta un evento improvviso, imprevisto, anche lontano dal mondo finanziario, per cambiare radicalmente lo scenario. L’imprevisto è parte del gioco.
E proprio per questo, avere un piano solido, costruito con razionalità e gestito con disciplina, è ciò che fa la differenza.
Nei momenti di incertezza, spesso la miglior decisione è quella già presa.
Chi ha una strategia semplice, una rotta ben chiara e la disciplina per seguirla… non si fa trascinare dal cavallo nero.
Investire senza paura non significa non provare timore, ma non lasciarsene guidare.
Non si investe bene eliminando la paura, ma imparando a tenerla al proprio fianco, senza cedergli le redini.