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Enghino siorri venghino, c’è il dr. Panetta

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Per capire chi è il dr. Panetta bisogna prestare attenzione all’editoriale di Federico Fubini sul Corriere della Sera. Il neo governatore di Bankitalia sale in cattedra il giorno di Ognissanti e gode di una vicenda un pò strana. Fubini ne disegna un profilo interessante, signorile con un curriculum di tutto rispetto ma con un tono basso, tendente all’appiattimento. Il vaticanista di palazzo Koch, tuttavia non riesce a volare, a trasudare emozioni da disseminare ai lettori in trepida attesa delle verità inconfessabili dell’economia vista dal magistero di via Nazionale. Si certo, il debito pubblico, le banche e pure l’euro digitale sono tutti impegni di rilievo ma andrebbero bene per chiunque. Si certo, è esperto di crisi bancarie per averle gestite nell’ultimo decennio (ahimè), giusto un cenno però perchè l’argomento è scivoloso e forse anche divisivo. Dunque, fu solo una coincidenza infausta che tra il 2012 e il 2019 egli sia stato Vice Direttore Generale prima e Direttore Generale poi, giusto nel periodo in cui le banche saltavano a gruppi in tutto il paese e scomparve per sempre il sistema bancario delle banche del territorio.

I toni trionfalistici che il Corriere ha sempre riservato a Draghi e a Visco, per rimanere al periodo più recente,sono invece scomparsi. E lo stesso Fubini non si capacita e non ci capacita.Un elogio ma con il freno a mano tirato.

Il perchè è presto detto, memore di quanto Antonio Fazio disse a proposito della nomina dei governatori che dalla legge sulla tutela del risparmio del lontano 2005 (voluta da Giulio Tremonti) in poi aveva acquisito una tinteggiatura più politica e meno tecnica, che si nota di più se il neo governatore non è accasato a sinistra.

In effetti, la nomina di Panetta passa come una nomina voluta dalla destra. Sulla stampa in passato sono circolate molte notizie sulle amicizie imbarazzanti del neo governatore (subito smentite, comunque) e sul suo rifiuto all’incarico di ministro al momento della costituzione del governo Meloni. Se è vero posso capire i motivi del suo diniego, ma resta il fatto che sia sensibile al fascino della destra politica che fa di tutto per attirarlo.

E’ vero, non è vero?  Mah, chi lo sa?
Tuttavia, egli viene visto così e la mancanza nell’articolo di Fubini delle trombe dell’apocalisse e degli elogi sperticati per Panetta sono un segno evidente della sua non appartenenza tout court, diciamo così, alla sinistra di centro e alla sinistra sinistra.

Uno stigma che peserà sul suo governatorato, a mio giudizio più di quello che con abilità – di certo non ne è privo – potrà o non potrà fare. Fatto sta che il Corriere ha preso posizione come raccontato nell’articolo di oggi, un po’ fredda in attesa che qualcosa – una crisi, una banca fallita, uno scandalo – ci riscaldi il cuore. Tanto alla fine paga sempre il contribuente e alla Banca d’Italia sanno come fare con la solidarietà, allora sì, della stampa intera. Molto  rumore sul momento ma poi prevale una visione bipartisan, un silenzio tombale che solo film come quello recente di Antonio Albanese riescono a scardinare e a farci vergognare. Speriamo che il dr. Fabio Panetta, esperto di crisi bancarie come ricorda Fubini, lo veda quanto prima. De te fabula narrat!

Più pragmanticamente, vi vedo il rischio che finisca per fare, in linea con la parte preponderante del suo CV (da oggi sul sito) e il declino delle funzioni di Bankitalia, il Governatore dei servizi di pagamento e dell’educazione finanziaria tra contante,euro digitale e carte di pagamento!

 

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1 COMMENT

  1. In occasione dell’incarico a Mario Draghi nel formare il Governo dei Migliori correvano giorni particolari. In un articolo dell’epoca ebbi a scrivere di “un governo fiduciato da onorevoli mascherati, con sedute alle due camere programmate per i giorni di chiusura di un carnevale costituisce un unicum internazionale e che passa alla storia.” (https://laquartadimensionescritti.blogspot.com/2021/02/il-parto-cesareo-e-i-gemelli-eterozigoti.html)
    Stante il fatto che il primo novembre corrisponde a un giorno festivo, se ne deduce che la decorrenza effettiva del nuovo governatorato corrisponderebbe al 2 novembre, ovvero il giorno dei morti, che porterebbe a non molto ottimismo ….. anche tenuto conto del detto romanesco che chiama in causa le famosissime “anime”.

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