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Terra dei fuochi, terra di nessuno

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Terra dei fuochi. Terra di nessuno

 

Meritoria iniziativa dell’associazione “Ultimi” di Don Aniello Manganiello lo scorso 11 novembre. Essa pone in evidenza il disastro ambientale causato da irresponsabili in una area vastissima tra Napoli e Caserta dove vive il dieci per cento della popolazione campana. Oramai non si parla più di rischi per la salute umana ma delle tante patologie che incidono sulla salute dei residenti con le istituzioni che fanno molto poco. Sorprende la dimensione del fenomeno delle malattie cancerogene e anche un pò l’indifferenza del pubblico che ha disertato l’incontro. Economia&FinanzaVerde vede con grande favore queste iniziative non solo di sensibilizzazione ma di avvertimento, di ammonimento per aumentare la consapevolezza e l’attenzione. Qualcuno del pubblico alla fine del convegno ha commentato amaramente che è talmente sconcertante la situazione che forse l’unico rimedio è quello di andar via. Viene quasi il sospetto che si faccia poco e male perchè ormai la partita è persa. Ma è possibile che questo accada in Italia, a Napoli, terra di turismo e cultura ?

Un’altra considerazione di carattere più generale va pure fatta. La vita nella Terra dei fuochi è tristemente conosciuta e famosa per l’inquinamento e le malattie ma in altre aree del paese quante altre Terre dei fuochi abbiamo creato ?

 

 

 

 

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