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MES, mio caro MES

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La sede del MES in Lussemburgo

Bankitalia dixit nel suo linguaggio paludato e accorto che la riforma del MES è pressochè inutile data la marginalità delle modifiche di uno strumento pensato per i tempi passati caratterizzati da crisi del debito sovrano e da fallimenti bancari come nel 2008. L’unico punto di una qualche rilevanza è il seguente espresso in un linguaggio un po’ criptico che provo a chiarire.

“La riforma, inoltre, attribuirebbe al MES una nuova funzione, quella di fornire una rete di sicurezza finanziaria (backstop) al Fondo di risoluzione unico (Single Resolution Fund, SRF) nell’ambito del sistema di gestione delle crisi bancarie.”

Cosa vuol dire ?

La riforma dell’ESM di cui si stava discutendo introduceva un limite agli interventi dell’SRF (soldi messi dalle banche europee) allineandone la capacità finanziaria pubblica a quella delle risorse accumulate dall’SRF, pari a circa 60\70 miliardi di euro. Essa va quindi nella direzione di rafforzare la credibilità e l’effettiva possibilità di intervento del Fondo e, per questa via, riduce il rischio che la gestione della crisi di un grande intermediario avvenga in maniera disordinata.

È poco, molto ?

A me pare tanto rumore per nulla. Guardando alla realtà bancaria italiana, la forte concentrazione in due, tre banche avvenuta negli ultimi venti, trenta anni un po’ a casaccio fa si che una eventuale crisi sia di magnitudo enorme e le risorse di cui si sta parlando del tutto insufficienti.

Tutte queste cose hanno il sapore un po’ ipocrita da parte delle autorità  per dimostrare che ci sono e fanno qualcosa. L’esperienza italiana pure ispirata alla risoluzione più o meno (dis)ordinata delle crisi bancarie è emblematica. Rimedi di vario tipo, procedure più o meno complesse, diverse tipologie di bailin in salsa italiana o europea,non hanno mai evitato il conto salatissimo ai risparmiatori e ai contribuenti. Ed allora visto che siamo in tempo natalizio pensiamo alla crisi bancaria come a un capitone viscido e sfuggente, difficile da acchiappare e concentriamo tutti i nostri sforzi sulla prevenzione delle crisi. Su questo vorremmo saperne di più da chi controlla e lasciare certi discorsi sulla resurrezione ex post ai monatti delle banche o come spesso capita da noi ai tanti politici che, con l’ausilio di eccellenti giornalisti, si accapigliano su questioni che non capiscono e che non ci fanno capire.

Poi detto sommessamente, la riforma si poteva pure approvare e farla finita.

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