Il Pranzo di Pasqua

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    Pasqua a casa, in zona rossa, sacrificio di autodisciplina, per aiutarci a superare i giorni bui della pandemia. Resta la consolazione di un buon pranzo, con i familiari più stretti. Ecco alcuni suggerimenti.

    Uova e agnello: non mancano mai sulla tavola di Pasqua ma ci sono altri cibi che hanno un risvolto suggestivo e che stiamo dimenticando. Andiamo, alla ricerca di usanze popolari, simboliche, che ancora risultano appetibili, dal brodetto pasquale alla pastiera di grano.

    La premessa è che tutte le tradizioni, tutti i significati rituali del cibo di Pasqua, corrispondono al ritorno della vita sulla terra, al rifiorire di quella “bella famiglia d’erbe e di animali”, come diceva un verso celebre. La tradizione cristiana si è innestata, sovrapposta a credenze e richiami più lontani.

    Ecco dunque con le uova e con l’agnello dei sacrifici propiziatori (prima che diventasse simbolo del sacrificio più sublime: quello di Cristo sulla croce), una quantità di cibi che assumono anche questi significati propiziatori.