Come i 24 incanutiti lettori di Cassandra sanno bene, anni addietro anche la nostra profetessa ha dovuto ammettere che la lotta per la difesa delle privacy e dei diritti digitali non poteva più essere combattuta solo “frontalmente”; questo accade principalmente perché la maggior parte delle persone ha assunto, esplicitamente od implicitamente, un atteggiamento completamente acquiescente verso la cattura dei loro dati personali.
L’alternativa è passare ad una tattica che produca vantaggi immediati, che non possono ovviamente essere le attività di carattere informativo ed “educativo”, ormai provatamente poco efficaci.
Mirare ad una “riduzione del danno” che gli individui subiscono è stata la migliore risposta; per questo motivo Cassandra inizia da oggi la pubblicazione sulla videorubrica “Quattro chiacchiere con Cassandra” la pubblicazione di una serie di brevi video sul tema della “degooglizzazione” degli Smartphone; La rubrica si chiama “Pillole di /e/ OS”, ed è realizzata da Leandro Botter con la collaborazione di Aneddotica Magazine e Marco Calamari.
Cosa vuol dire “degooglizzare” un telefono e quali vantaggi offre a chi intraprende questa strada?
I telefoni che usano il sistema operativo Android sono la grande maggioranza degli “Smartphone” esistenti al mondo, e gli smartphone sono senza tema di smentite gli apparecchi che intercettano pù dati personali, sia a livello individuale che collettivo.
Android, di per sé, è “solo” un sistema operativo open source per smartphone derivato da GNU/Linux e proprietà di Google, che nativamente non ha caratteristiche particolarmente invasive o dannose per la privacy.
Le acquisisce però al massimo grado possibile nelle sue implementazioni, perché Google vi installa servizi ed applicazioni del suo “ecosistema software”, che offrono innegabili vantaggi agli utenti, ma che essendo gratuite, esistono e funzionano solo per estrarre quanti più dati personali possibili, che Google ed i suoi partner monetizzano poi in tutti i modi possibili.
“Degooglizzare” uno smartphone significa installare su di esso un sistema operativo alternativo (in gergo “una ROM”) sempre basata su Android “pulito”, che sia poi dotato di servizi il più possibile equivalenti a quelli di offerti da Google, ma erogati tramite applicazioni che non intercettino dati personali ed in generale si comportino in maniera “etica” verso gli utenti.
La buona notizia è che questo lavoro è gia stato fatto, ad esempio (ma non unicamente) con la realizzazione di Lineage OS e la sua pacchettizzazione nella distribuzione /e/ OS, realizzata da /e/ Foundation.
Senza nessuna intenzione di fare torto alle tante altre iniziative simili portate avanti da altre organizzazioni, abbiamo deciso, per motivi di efficienza, di concentrarci su /e/ OS, avendolo identificato come miglior sistema operativo in termini di basso sforzo per la sua adozione e buona qualità dei servizi che arrivano già installati.
Ma è inutile sia ripetere ancora temi già tante volte trattati in queste pagine, sia duplicare cose che sono esposte e spiegate in “Pillole di /e/ OS”.
Guardatevi piuttosto le prime 4 “Pillole” che sono già pronte.
Chiediamo anticipatamente il vostro perdono per la qualità, talvolta decisamente questionabile, dell’audio e del video, che promettiamo in futuro di migliorare.
Le informazioni contenute nelle Pillole sono invece senz’altro di ottimo livello, e speriamo vi saranno molto utili se abbraccerete la strada della degooglizzazione del vostro cellulare, facendovi risparmiare un sacco di tempo ed accompagnandovi velocemente e senza inutili perdite di tempo verso l’obbiettivo di riduzione dei dati personali che vi vengono quotidianamente sottratti, e di riduzione dei danni che la vostra privacy subisce quotidianamente.
Enjoy!