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LE FAVOLOSE, film di un anniversario di libertà e vita

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Su MYMOVIES CHANNEL con un abbonamento annuale di soli 70 euro si possono vedere molti film della Mostra del cinema di Venezia, più altri ancora di altri festival cinematografici in giro per l’Italia. E ne vale la pena perchè sono film che difficilmente vedremo in quel che rimane delle nostre sale cinematografiche e che hanno un imprinting della vita di oggi, lontano anni luce dal patinato mondo hollywoodiano. Sono un paio di anni che hanno avviato questa iniziativa e vi ho aderito con piacere visto che il ridotto del Lido nei dieci giorni della Mostra lo lascio volentieri ai cinefili più tosti e ai cacciatori di autografi e selfie.

Tra i tanti e numerosi film che ho visto, mi piace segnalare LE FAVOLOSE, il nuovo film di Roberta Torre prodotto da Stemal Entertainment, Faber Produzioni con Rai Cinema. E’ il titolo che ha aperto le Notti Veneziane, e che è già stato nei cinema italiani il 5, 6 e 7 settembre. Nel cast vi sono nomi importanti del movimento trans, da Porpora Marcasciano a Nicole De Leo, e Sophia Mehiel, Veeth Sandeh, Mizia Ciulini, Massimina Lizzeri, Mina Serrano.

Il film, presentato in realtà come documentario, è una celebrazione della libertà, della capacità di sognare, della determinazione a vivere una vita come la si desidera pur affrontando battaglie e dolori, attraverso una piccola grande vicenda che mette al centro la sorellanza di un gruppo di storiche attiviste trans.

La locandina ufficiale del film riassume con grande naturalezza la storia che si racconta, come fosse facile da vedere ed accettare. In realtà, la levità dei dialoghi e delle immagini fa da contraltare alle sofferenze di chi ha scelto di vivere la propria transessualità. La vita adesso e subito, tuttavia, riscatta la tristezza di certe storie e le ripulisce dal di dentro, scoprendone bellezza e amore.

Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità. Le famiglie si vergognano, i funerali avvengono in gran segreto e sulle lapidi viene inciso il nome che avevano prima della transizione vanificando con violenza tutto il percorso fatto. È quello che accade anche ad Antonia. Le sue amiche si riuniscono per rievocarla, nel tentativo di restituirle la sua identità negata. Le protagoniste, stelle della sconfinata costellazione trans, nel mettere in scena questa storia, la intrecciano con il loro vissuto raccontando storie e ricordi dei loro percorsi.”
E noi come ci collochiamo ? Dopo aver visto il mondo illustrato con potenza e splendore nel film ne potremmo restare ammaliati. Potremmo smettere di fare come i paguri che si ritirano nel loro guscio a pensare che la vita degli altri è un po’ strana. Chissà, sarebbe veramente troppo anche per le Favolose!

 

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